Piet Mondrian - NEOPLASTICISMO



Primo appuntamento del 2020 e primo appuntamento con una nuova tematica: la Storia dell’Arte!
Il Make up è arte e di Arte dunque bisogna anche parlare ed interessarsi.
Dalla notte dei tempi l’essere umano si è sempre espresso tramite il disegno e la pitture in generale e già i primitivi disegnavano dentro grotte e caverne e si dipingevano il corpo. E’ dunque scontato che questo debba assolutamente essere uno dei campi di studio per un buon truccatore e di interesse per un amante del make up.

Come prima pillola voglio parlare di Piet Mondrian, padre del Neoplasticismo, artista molto noto agli appassionati di Storia dell’Arte Contemporanea ma sconosciuto ai più e che può essere infinita fonte di ispirazione per l’ideazione di uno shooting beauty.
Scopriamolo un po'.

Piet Mondrian nasce in Olanda nel 1872 e sarà dapprima un insegnante di italiano affiancando, indirizzato e sostenuto dal padre, la sua passione per la pittura. Inizialmente il suo stile è naturalista e impressionista, cavalcando le tendenze dell’epoca provenienti dalla Francia con Manet, Monet, Renoir, Pizarro, Sisley, Degas e gli altri Impressionisti. 
Mondrian non si “limiterà” a dipingere ma volgerà tutta la sua vita, a differenza dei Cubisti, verso uno studio filosofico dell’arte evolvendo a questo favore tutta la sua poetica.
La svolta dalla pittura “classica” ad uno stile rivoluzionario e tutto suo, si avrà durante la prima guerra mondiale. Trasferitosi a Parigi nel 1912, nel Natale del 1914 si trova in famiglia nei Paesi Bassi ma proprio in quel periodo scoppia la Grande Guerra che lo costringe a rimanervi per tutta la durata del conflitto. In questo periodo abita presso la colonia di artisti di Laren, conoscendovi Bart van der Leck e Theo van Doensburg, entrambi artisti che, in quello stesso momento, stanno attuando il proprio percorso personale verso l’astrazione artistica. Con il secondo, Mondrian fonda la rivista De Stijl, un periodico in cui pubblica i suoi primi saggi che definiscono la sua teoria, per la quale adotto il termine “neoplasticismo”.

In una lettera personale si trova il succo della sua poetica pittorica ed artistica: “costruisco combinazioni di linee e colori su una superficie piatta, in modo da esprimere una bellezza generale con una somma coscienza. La Natura (o ciò che ne vedo) mi ispira, mi mette, come ogni altro pittore, in uno stato emozionale che mi provoca un’urgenza di fare qualcosa, ma voglio arrivare più vicino possibile alla verità e astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta (anche se solo le fondamenta esteriori!) delle cose..Credo che sia possibile che, attraverso linee orizzontali e verticali costruite con coscienza, ma non con il calcolo, guidate da un’alta intuizione, e portate all’armonia e al ritmo, queste forme basilari di bellezza, aiutate se necessario da altre linee o curve, possano divenire un’opera d’arte, così forte quanto vera”.

Alla fine della guerra Mondrian fa ritorno a Parigi e vi rimane fino al 1938. E’ quando il potere Nazista inizia a farsi pericoloso che si muove a Londra ma vi rimane solo due anni.
Nel 1940, a causa dello stesso pericoloso motivo, Mondrian deve nuovamente spostarsi, ma questa volta definitivamente via dall’Europa riparando negli Stati Uniti, a New York, dove vive e lavora fino alla sua morte, nel 1944.

Già dalla fine del 1919 inizia a produrre i suoi famosi quadri a griglia per i quali sarà sempre noto e distintivo: infatti Mondrian abbandona progressivamente l’arte figurativa optando per un maggiore astrattismo fatto di elementi quali le linee nere che si incrociano ad angolo retto in un reticolato che forma quadrati e rettangoli, i quali saranno dipinti con campiture piatte dei tre colori primari (giallo, rosso e blu) a cui successivamente aggiungerà il verde, il grigio, il nero e il bianco.

L'originalità di Mondrian sta nel tentativo di esprimere con la pittura non il sentimento individuale che si rapporta alla realtà, ma il sentimento collettivo astratto, mediante un'unica forma, che egli chiama "neutra", il rettangolo, perché in esso la linea non ha l'ambiguità della curva, ma la decisione della retta e perché nei suoi angoli si equilibrano in unità le due forze contrastanti delle diverse direzioni della linea, quella verticale e quella orizzontale. Il suo è un tentativo di dare un senso ordinato, logico, lineare a una realtà che non ha senso.
L'originalità di Mondrian sta nel tentativo di esprimere con la pittura non il sentimento individuale che si rapporta alla realtà, ma il sentimento collettivo astratto, mediante un'unica forma, che egli chiama "neutra", il rettangolo, perché in esso la linea non ha l'ambiguità della curva, ma la decisione della retta e perché nei suoi angoli si equilibrano in unità le due forze contrastanti delle diverse direzioni della linea, quella verticale e quella orizzontale. Il suo è un tentativo di dare un senso ordinato, logico, lineare a una realtà che non ha senso.

Dunque iniziamo realmente a vedere i punti salienti del lavoro di Mondrian dal quale vogliamo lasciarci ispirare: 

- composizioni geometriche basate sull’incrocio di linee nere sovrapposte tra loro su superfici bianche

- reticolati con campiture quadrate o rettangolari di diversa dimensione e colore

- evitare le linee curve

- ogni riquadro e’ riempito totalmente senza sfumature
- i colori sono solo i tre primari, il bianco e il nero


Partendo da questi presupposti, decido di impostare tutto il lavoro editoriale su una evoluzione di un look, partendo da un concept minimale, evolvendolo in un qualcosa di più barocco, per terminare con un terzo step in cui drammatizzo e distruggo letteralmente tutto.

Schematizzando dunque:
Primo step → minimale al massimo, un concetto embrionale con forme geometriche 
Secondo step → ingrandire il concetto espresso nel primo step con accenni di face painting 
Terzo step → stravolgere il tutto distruggendolo / nascondendolo anche con l’utilizzo di materiali

Ecco cosa ne è uscito fuori, buona visione!


   
   

  




Photo credits
foto e retouch Fabio Chessa www.fabiochessa.it @fabio.vfx
modelle Dinara @dinara.safina.pro e Silvia @silviaciolli
assistente make up New Line Academy @newlineacademy
make up / hair / concept Silvia Gerzeli www.silviagerzeli.com @silviagerzeli.makeupartist @silviagerzeli.makeupblog


Alcune foto sono state pubblicate su ShuString Magazine, January 2020 Issue 
www.shustringmagazine.com @shustringmagazine

 











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