COME NASCE UN IDEA (e una dea)

In questo post racconterò come poter sviluppare un progetto beauty completo partendo anche da una idea semplice e apparentemente banale, come in questo caso può esserla quella dei 4 ELEMENTI acqua, terra, aria e fuoco.

Dopo diversi set beauty bizzarri e creativi, ho sentito l’esigenza di sviluppare una parte di portfolio con uno stile più pulito e minimale soprattutto per poter rispondere alle richieste di vedere le mie abilità di “base fotografica semplice ma completa” e “trucco occhi pulito”.

In quel periodo, parliamo ormai di 4 anni fa, trovavo molto frustrante dover approfondire questo argomento, per me già ampliamente sviluppato nel make up sposa ma, evidentemente, non abbastanza in ambito moda ed editoriale ed allora cercai di svilupparlo in un modo che potesse accontentare sia il mio prorompente lato creativo, sia una “possibile clientela” richiedente anche altri generi forse più“rassicuranti”.

Normalmente, quando si progetta uno shooting beauty destinato a qualche magazine, si deve fare i conti prima di tutto con il lato editoriale e ci sono alcune regole sacrosante (che, in quanto “regole”, vengono comunque spesso infrante):
- proporre almeno 6 foto (il che presuppone che si possano proporne anche di più, ma meglio non di meno)
- non proporre più di un look per immagine e dunque cambiare make up (o hairstyling) in ogni fotografia
- meglio (anche se non in assoluto) proporre immagini verticali e non orizzontali, per evitare di veder tagliata in due qualche foto..e ritrovarsi magari un naso o un occhio nella divisione tra pagina destra e sinistra (non carino!!!)

Tenendo a mente queste linee guida si parte con la creazione e lo sviluppo dell’idea principale e generante che può essere, davvero, qualsiasi cosa..un pittore, un personaggio di qualche storia, una storia stessa, un film, un make up artist (come abbiamo visto nei miei primi due post), un colore, un oggetto, un periodo storico, un genere musicale, un fotografo, un’icona, una religione, una cultura del mondo..davvero qualunque cosa!

Era da un po' che volevo organizzare uno shooting che si articolasse da un tema tanto banale quanto stimolante come quello dei 4 elementi e dunque raggruppasse assieme i concetti del Fuoco, dell’Acqua, della Terra e dell’Aria.
L’occasione mi è sembrata perfetto per una richiesta parimenti apparentemente banale come quella di vedere pelli pulite e occhi quasi struccati e che poteva essere sviluppata in modo inconsueto ed originale!
L’idea di base, che ho portato anche in altri shooting in passato, era quella di far vedere le due facce della stessa medaglia, il lato pulito e quello sporco, il movimento e la pausa, l’essenziale ed il ridondante, il giorno e la notte, riassumendo i concetti antichi quanto e più del mondo di Yin e Yang.

Dunque, 4 elementi sono pari a 4 look, ma partendo dagli assiomi prima elencati non sono abbastanza..ecco che, lavorando sulle due visioni di ogni elemento, i look diventano 8, un numero perfetto di immagini per poter essere proposto come editoriale beauty!

Lo shooting, come abbiamo visto, in sè e per sè nasceva dall’esigenza di far vedere le mie abilità tecniche rimanendo nel make up pulito e minimale, che in questo caso io traducevo in storia editoriale guardando al viso come ad un vero e proprio foglio di carta..una vera e propria tela dove operare lo Shodo, l’antica arte giapponese della scrittura, rimanendo così fedele all’atmosfera da Yin e Yang che volevo imprimere a tutto il servizio.

Era un tema che avevo già sfiorato in passato (probabilmente parliamo del 2011 circa), purtroppo con un solo scatto di Marco Morittu, lavorando con una modella asiatica, Charo Galura, professionista strepitosa diventata poi mia cara amica.

Marco Morittu ph - Charo Galura model




antica arte dello Shodo giapponese



Tornando allo shooting in oggetto, con la fotografa abbiamo dunque pensato di sviluppare ogni elemento in modo da avere per davvero due atmosfere, anche lavorando con piani di ripresa diversi in modo da dare maggior ritmo a tutto il lavoro.
Per lo scatto pulito, come già detto, il viso sarebbe stato trattato come un foglio di carta sul quale disegnare un piccolissimo tratto richiamante i diversi elementi: sia con i colori che con il segno grafico, assolutamente inventato.
L’inquadratura dell’immagine pulita, in close up, avrebbe “tagliato” il viso, rendendolo di per sè quasi non umano anche se riconoscibilissimo.
Lo scatto creativo, invece, riprendeva i colori utilizzati per il piccolo segno grafico e li estendeva ed esagerava su tutto il viso e nell’immagine stessa: il mio obiettivo era quello di avere una seconda versione dell’immagine che risultasse incredibilmente creativa ed opulenta anche se concettuale.
La versione “esagerata” di ogni elemento diventava quasi un bodypainting, colorando anche le braccia ed il collo ed utilizzando degli elementi materici come pezzettini di cotone o glitter e dunque giustificando un’inquadratura più amplia che introducesse anche le spalle e le mani, permettendo alla modella di posare attivamente.
Come ambientazione per il secondo scatto, abbiamo deciso di inserire un’elemento comune per tutti e 4 i look, ossia delle gelatine colorate utilizzate come prop (come oggetti) e non come nella loro comune funzione di essere applicati sopra la luce flash per virarne il colore; inoltre il set poteva anche rimanere “sporco”, nel senso di far intravedere qualche stativo o attrezzo sullo sfondo.


Concetti associati ad ogni elemento:

- ACQUA
blu, azzurro, grigio, argento, onde, brillante, movimento, bagnato, sgusciante






La modella diventa una creatura marina, catturata nell’atto del nuotare e dunque con una scia di movimento, resa incredibilmente efficace dall’utilizzo dei glitter che enfatizzano il movimento sotto la luce flash (come quando fotografiamo le auto in corsa di notte, tanto per capirci); il make up diventa una sorta di mascherina azzurro / argento che sfuma nei glitter applicati ai punti luce del viso zigomi, centro della fronte e del mento, arco di cupido delle labbra

- ARIA
bianco, grigio, nuvola, volante, vento, leggero



Evitando il banale clichè delle piume, ho optato invece per trasformare la modella in una vera e propria nuvola, attaccando al viso e alla testa dei batuffolini di cotone che simulassero la texture della nube e utilizzando per la bocca il colore bianco. Lo stesso è stato utilizzato per realizzare strisce che suggerissero un senso di velocità e volo e, la stessa sensazione, risulta dalle molteplici mani della modella che appaiono fotografata con un tempo lungo proprio per ottenere questo effetto.


- TERRA
fango, sporco, sangue, sessualità, terreno, verde, marrone, erba, animale, emozione, vulcano


  
   



Per questo elemento ciò che ho immaginato sono stati i colori marrone e verde, tipici dei boschi, delle montagne, della natura, oltre che la terra (intesa come terreno e terriccio), ma anche la passione che genera e perpetua la vita: ho immaginato un vulcano in piena attività! Ed ecco che l’occhio indossa un profondo smokey eyes in abbinamento ad una bocca rosso lucida, che riporta proprio all’elemento sensuale e sessuale che genera la vita. Con dell’acquacolor bronzo ho ricreato il concetto del fango che cola, come fosse lava o terreno. La gelatina verde sullo sfondo richiama all’elemento della vita vegetale.

- FUOCO
inferno, diabolico, pungente, cattiveria, rabbia, calore, caldo, animalesco
  






Make up rosso mischiato a gelatina rossa, in questo caso sia come elemento scenico che elemento tecnico per virare la luce al rosso, appunto. Il make up monocromo abbastanza essenziale: braccio dipinto in acquacolor, occhi con block color triangolari di diversa dimensione tra destro e sinistro e bocca truccata come fosse sbaffata ma sempre con un allure lucido.
Dall’inquadratura scelta non si vede, ma il mio intento nel realizzare due occhi diversi era di rendere il viso della modella quasi strabico, brutto (se mai Sasha potesse diventare “brutta”…!), strano..diabolico! Ho immaginato una versione femminile di Lucifero colto alla fine di un pasto vorace di cui porta ancora le tracce sulla bocca.


Ed ecco di seguito l'editoriale completo, pubblicato su Lui Magazine Italia nel 2015. La favolosa modella è Sasha Li Vecchi.
Vediamo se, dopo quanto scritto, riconoscete i diversi elementi guida in ogni scatto 😉

  
  
  
 
E voi come avreste sviluppato un editoriale partendo dal concetto dei 4 Elementi?




A rileggerci il prossimo sabato!

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